La “vignetta” muta…
Questa vignetta è nata così (senza parole) ed è così parcheggiata dal 2012.
L’ho ritrovata quasi per caso (ammesso che esista “il caso” in sé).
Evidentemente, se in tutti questi mesi non mi è mai venuto in mente qualcosa da dire, ci dev’essere un perché che ancora mi sfugge.
Quindi io ve la pubblico così, come è rimasta da 3 anni…. muta!
Pure la mia sigla non ho messo, perchè mi sembrava disturbasse e non avesse senso (dato che la foto NON è mia e non ho scritto nulla).
Perchè l’ho fatto?
Perché le cose non vanno sempre spiegate, dette, rivelate o espresse. Appena le sveli perdono all’istante parte della loro “magia” iniziale.
Fateci caso.
Una dichiarazione d’Amore, un sogno, una confidenza, un segreto o solo un’intenzione… una volta dette, ossia espresse a parole, “uscite di bocca”, perdono almeno il 50% dell’incanto che avevano prima e diventano “dominio comune”, appartengono alla realtà, all’etere, anche se non c’era nessuno ad ascoltarci…
Una riflessione (a latere)…
Sono piacevolmente sorpreso.
Queste ultime “vignette” dell’Idiota Zen hanno raggiunto oltre 400 visite cadauna, dimostrando che i tempi sono “maturi” per usare la SATIRA anche per parlare d’altro.
Queste ultime 5 vignette infatti (supportate da un mio pensiero scritto sempre a tema) hanno trovato molti apprezzamenti e parecchio coinvolgimento (anche su Facebook), più delle vignette sulla politica, sulle coppie o altro.
Deduco perciò di avere una platea di lettori (perlopiù muti) che sono di eccellente qualità e che sanno riflettere, sorridere e ragionare insieme a me su molte cose, compreso tematiche legate alla psicologia o alla filosofia.
Non sarò diventato “nazional-popolare”, ricco e famoso ma… per ora va già bene così!
Grazie davvero di cuore a tutti voi!
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5. L’irresistibile danza…
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Si può essere coscienti e razionali sulle mille difficoltà che si possono affrontare, andando incontro a una scelta di vita, una qualsiasi: un matrimonio, un lavoro, un trasloco… e possiamo appuntarci tutto con un doppio elenco di cose PRO e cose CONTRO, come sulla lavagna a scuola. Possiamo comportarci in maniera lucida e analitica nel mettere a verbale, il “perchè” sia meglio agire in un modo piuttosto che nell’altro.
Questo per un periodo di tempo.
Per un periodo di tempo tutto questo è fattibile, certo.
Ci auto-convinciamo da anni e lo facciamo fin da quando eravamo piccoli.
Ma poi…
Ma poi, con l’età, “chi siamo veramente” lentamente esce fuori. La parte emotiva, quella che ubbidisce agli istinti primordiali di base, esce dalla gabbia in cui l’avevamo relegata e ammaestrata per anni e …si farà sentire. Ohh se si farà sentire.
E saremo i primi noi stessi ad accorgerci che “qualcosa si è inceppato” e un fuoco dentro sta per divampare.
Ci ricorderemo che NOI SIAMO QUI, su questo mondo, su questo pianeta non per eseguire una banale recita scritta da altri ma per FARE LA DIFFERENZA.
E la differenza sarà il motivo profondo per cui ognuno di noi E’ QUI e ci farà apparire tutto più chiaro.
Senza troppa razionalità, senza più condizionamenti di scuola, famiglie, parrocchie, genitori…
Ci potrebbero volere anni o, nei casi più gravi, anche mai.
L’importante sarà portarselo sempre dentro quel sogno e farlo ardere ogni tanto, per ricordarci che è lì, vivo, sommerso soltanto da strati di cenere. A noi decidere che cosa farne…
4. Dentro, fuori o…
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Si ha sempre il timore di essere fuori luogo, fuori posto, nel posto giusto ma nel momento sbagliato. E viceversa.
Ci assale spesso un senso di inadeguatezza alle situazioni che non capiamo o di cui ci sfugge il controllo e in certi momenti vorremmo essere “ovunque” ma il più lontano possibile da lì, dove ci troviamo.
Ma non è tutto negativo, però.
Arrivare a questo tipo di consapevolezza significa, in qualche modo, rivendicare la propria “unicità” e la propria voglia di meritarci di più e meglio. Significa non accontentarsi delle cose così come stanno, solo perché così ci appaiono e/o perché così sono sempre state ma avere il coraggio, la forza e (perché no) il lusso di potercele immaginare diverse. E dall’immaginazione passare all’azione, perchè è così che avvengono i Grandi Cambiamenti.
Sempre.
Perché non tutto ciò che appare è un dato di fatto, immutabile e immobile nello spazio e nel tempo.
Le cose cambiano.
E spesso lo fanno velocemente.
A volte in modo talmente rapido che stentiamo pure noi a crederci e ad accettarlo.
3. A metà di due fronti…
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Non si è mai del tutto sereni davanti a una decisione da prendere tra due scelte possibili.
Specie se le decisioni sono forti, importanti o che metterebbero a dura prova la nostra Vita.
In qualsiasi decisione c’è sempre una parte (più o meno nascosta) che “fa sabotaggio”, che ci spinge alla paralisi o che, peggio, procrastina la decisione a “quando le cose mi saranno più chiare”.
Sapendo già in partenza che le cose non si schiariranno mai.
Così alcuni restano “sospesi” e rimandano le cose che sanno benissimo che dovranno affrontare “a domani”… o dopodomani.
Non è facile, lo sò e lo capisco (ci sono passato anch’io come tutti), o meglio, non sempre lo è.
Però piuttosto di farsi fregare dall’indecisione perenne, è meglio ad un certo punto, dopo attente analisi tra i pro e i contro, sbloccare la situazione qualunque sia la conseguenza.
Del resto, lo dice anche il proverbio: meglio vivere di rimorsi che di rimpianti…
2. La sfera bianca o la luna…
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C’è un modo razionale e un modo emotivo di vivere e affrontare le cose del mondo.
Quale dei due sia quello giusto, non si sa e dipende da molti fattori.
Molto probabilmente, come spesso accade, ci sono cose che vanno affrontate in un modo, e altre nell’altro.
L’errore è NON sapere come affrontare un determinato fatto o far confusione.
Alcuni, ad esempio, comprano casa lasciandosi trasportare dal lato emotivo (è bella, ha un terrazzo pieno di verde, è molto luminosa…) o aprono un mutuo da una banca perchè “il direttore ha una faccia di uno che mi piace e dev’essere una brava persona”.
Così, viceversa, c’è chi dichiara il suo Amore a una persona in modo esclusivamente razionale e analitico (magari perché incapaci di fare diversamente). O parla di un quadro di un’artista partendo dal calcolo del tempo che avrà impiegato a farlo e quello che potrebbe guadagnarci una volta venduto.
Guai poi se in una coppia, entrambi sono guidati dallo stesso polo, sinistro o destro che sia!
Insomma, questa vita è sempre in oscillazione tra questi due poli: lato destro e lato sinistro del cervello.
L’importante è sapere adottare “la parte giusta di cervello” perchè spesso i più Grandi Disastri partono proprio da qui… :)
1. Allenando l’ottimismo…
Il mondo e lo stato delle cose ci IMPONE una visione “pessimistica” che fa tanto comodo a chi ci governa, a chi ci assoggetta alla Paura e a chi vuole mantenere il “controllo” delle nostre vite.
La visione ottimista è la più DURA da digerire, la più COMPLESSA da attuare e la più FACILE da smantellare: basta prendere coscienza di quello che succede tutti i giorni :(
Eppure…
Togli la “visione ottimista” che cosa resta?
Resta l’incapacità di SOGNARE qualcosa per sé e per i nostri figli, la morte dei sogni e delle speranze, la rassegnazione in merito a qualsiasi iniziativa atta a “costruire” qualcosa con un progetto che magari debba impiegare più anni, l’abbruttimento ad ogni livello: fisico, mentale ed emotivo.
Ragazzi: ALLENATE L’OTTIMISMO (come dice l’Idiota Zen), che è assolutamente una delle cose più difficili da fare OGGI, ma sono le cose più difficili quelle che “qualcuno” ci mette di fronte, sicuro che quasi nessuno le affronterà…. ;)
I veri SUPER EROI D’OGGI non sono Spiderman o Wonderwoman: sono tutti coloro che sanno vivere con inguaribile ottimismo l’oggi e il futuro e che sapranno, col loro esempio concreto, fare da traino a tutti gli altri!!
PS: Un grazie di cuore va anche a tal Leszer Buinowski, autore della foto di background che ho lievemente modificato e di cui, mi scuso con l’autore…