Impariamo sempre a distinguere le cose banali, i fatti ripetitivi e le situazioni stagnanti, perché quelle, alla lunga, non portano mai a niente di buono…

Diamo sempre tutto per scontato. Tutte le cose che facciamo, le abitudini, il tran tran, tutto diventa una prigione che ci impedisce di osservare quanta diversità c’è nelle cose. Soprattutto in quelle che facciamo quasi automaticamente, senza accorgercene…

La lingua italiana sa essere meravigliosa. Quattro semplici operazioni aritmetiche possono celare una filosofia di Vita semplice ma allo stesso modo straordinaria, per ognuno di noi…

Mancava l’ultimo ideogramma delle serie.
Finchè non promuoveremo Bellezza, Spiritualità, Amorevolezza tra i popoli e Cooperazione tra cittadini e Stati, vivremo sempre tempi bui e non vedremo mai una via d’uscita. Mettiamocelo bene in mente che siamo destinati all’oblìo e al “brutto vivere”.

Non è fracile a dirsi, ma una sorta di masochismo diffuso un po’ ovunque, ci fa sempre optare per il “non-amore”. Ci avete fatto caso? Forse poi, con l’età, diciamo, ci si ammorbidisce e si diventa più saggi e amorevoli… mi sbaglio?

Siamo esseri in balìa delle emozioni, degli stati d’animi mai paghi, dei cambi d’umore e agiamo spessissimo in base a quello che ci capìta quotidianamente, in preda a quello che sentiamo e percepiamo. Non abbiamo scampo, è il nostro “limite”: facciamocene una ragione… non avremo MAI completamente PACE.

Una foto mandata dall’amico sardo Roberto Lampis, mi ha fatto scaturire questa “massima” abbastanza ovvia, per certi versi… una specie di ringraziamento a una terra magnifica che tutti dovrebbero visitare, almeno una volta nella vita!

Nella foto, viene ritratto il famoso “Pan di zucchero” che con i suoi 133 metri di altezza è considerato il faraglione più alto d’Europa e si trova nel sud ovest della Sardegna.

Tutti a sentenziare proverbi, a elargire consigli, tutti filosofi ed esperti di ogni campo. Prendete le parole con le pinze e diffidate che chi continua a sparare sentenze su tutto. Tipo me…