Oscilliamo tutti tra abissi di disperazione e tenui entusiasmi, inframmezzati da veri exploit di follia, necessaria che si accende per fuochi fatui e attimi di clamore. Chiamiamole emozioni, magari slanci, innamoramenti, piccoli o grandi sussulti del cuore.
A volte però, ho come l’impressione che siano solo piccole panacee dell’anima.
Pallidi tentativi di aggrapparsi a qualcosa che ci dia l’illusione di vivere una vita piena per non accettare nemmeno minimamente di pensare a vivere “mezze vite” o meno.
Una vita piena, roboante, come l’avevamo forse immaginata o semplicemente idealizzata molti anni fa.
Negli anni dell’inconsapevolezza irresponsabile.
Beate le persone dotate di gran sarcasmo e ironia, allora, come mi ritengo d’essere.
E beate anche quelle dotate di Fede, quella sincera e profonda.
Che io, aimè, non ho.
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